I benefici del massaggio
12 marzo 2019
Noi abbiamo il cervello che è la nostra interfaccia interna (propriocettiva) ed esterna (esterocettiva). La nostra armonia nasce dall’equilibrio interno-esterno. AL giorno d'oggi ci troviamo a confrontarci con un nuovo problema: le difficoltà rimangono dentro, all'interno del nostro corpo.

Siamo soggetti a ritmi frenetici con Internet, con chat, e mail, social forum, che ci assorbono e portano il nostro cervello ad annullare, tramite l’immaginazione, la dimensione spazio-temporale.
Man mano che questo avviene tendiamo a svolgere più attività contemporaneamente, e il cervello così sovraccaricato diventa sempre più attivo e auto-eccitato, però anche adattandosi a questa nuova condizione, farà sempre più fatica a rientrare nel corpo provocando così: stress – insonnia – disturbi della memoria – malattie neurodegenerative.
L’obiettivo del massaggio è recuperare la tattilità e la propriocettività: si aiuta il paziente a rientrare e sentire nuovamente il corpo, nel qui e ora. Il tempo del massaggio è il presente, il tempo del rilassamento, del rallentamento dei ritmi, del percepire sé stessi (ogni organo, ogni tessuto, ogni parte di sé) e della centratura psicosomatica.
Col massaggio il paziente comincia a rappacificarsi col proprio corpo e riacquista la consapevolezza corporea.
Tramite il massaggio, spostiamo nuovamente il baricentro del paziente al suo interno, rimettendolo in contatto con i propri bisogni vitali.
Col massaggio aumentiamo l’attività del Sistema Nervoso Vegetativo Parasimpatico
La maggior parte delle malattie d’organo sono sotto l’influenza del Sistema Nervoso Ortosimpatico.
Lo stress è causa di iperortosimpaticotonia (produzione nell’organismo di cortisolo, adrenalina, noradrenalina).
In una normale situazione di equilibro, il sistema nervoso Ortosimpatico cede il controllo al Parasimpatico non solo la notte per il sonno, ma anche più volte durante il giorno in occasione delle pause, del riposo e del relax.
Se una persona vive costantemente sotto il controllo dell’ Ortosimpatico tende a cronicizzare la tensione e alla lunga ad ammalarsi (disturbi cardiaci, digestivi, della tiroide, del sistema immunitario, ormonali).
Il sistema Parasimpatico, al contrario, è attivo durante la digestione, il riposo, il rilassamento e il sonno.
Il “Medico Interno” inibito dall’Ortosimpatico e attivato dal Parasimpatico, esalta la produzione dell’ormone della crescita e degli anticorpi soprattutto durante il sonno profondo.

Dormire bene vuol dire rigenerarsi e combattere i numerosissimi e piccolissimi nemici che entrano all’interno del corpo: i virus e batteri.
Per stare bene in salute occorre spostarsi dal controllo dell’Ortosimpatico a quello del Sistema Nervoso Parasimpatico “Antistress”.
Uno degli scopi del massaggio è quello di aumentare, nel corso della seduta, l’attività del Parasimpatico diminuendo fino ad annullare quella dell’Ortosimpatico.
Un massaggio ben fatto corrisponde a 4-5 ore di sonno profondo.
Grazie al massaggio si producono analgesici, ansiolitici, endorfine, etc. Al contrario, più assumiamo farmaci più imprigioniamo il nostro “medico interno” per retroinibizione.
Il nostro organismo è in grado di produrre tutte le sostanze curative di cui ha bisogno, se stimolato appropriatamente e in assenza di interferenze. I “farmaci” che l’organismo è in grado di produrre, detti endofarmaci, sono miliardi e di gran lunga più efficaci di quelli creati dalle industrie farmaceutiche (esofarmaci). L’assunzione di esofarmaci è in realtà giustificata solo in caso di emergenza.
Malattia significa “bisogno di cure” e il massaggio soddisfa questo bisogno.
Un corpo sano e flessibile è un ottimo strumento per una’ottimavita.Un corpo inascoltato e trascurato si irrigidisce, diventa dolente, ci ostacola e ci fa soffrire.
In sintesi, questi sono gli obiettivi principali del massaggio
• Favorire una più rapida guarigione
• Impedire cronicizzazione delle malattie
• Promuovere comportamenti compatibili con salute, vitalità e longevità
• Accrescere conoscenza e consapevolezza
• Positivizzare e valorizzare il dolore e la sofferenza delle malattie
• Liberare dalla passività, dall’insicurezza e dall’impotenza
• Insegnare la fiducia nella propria capacità di controllo dello stress e dei comportamenti che sostengono i meccanismi interni di autoguarigione